Con il termine "disturbi del desiderio" si intende la riduzione o l'assenza di desiderio di attività sessuale. Un fenomeno che spesso causa preoccupazione o difficoltà nei rapporti interpersonali.
In questi casi la soluzione migliore è ricorrere immediatamente al consiglio di un esperto che potrà suggerire, a seconda della situazione del paziente e dell'entità del disturbo, un approccio di tipo psicologico al problema.
Esistono, infatti, due principali terapie psicosessuologiche:
L'obiettivo è quello di educare e accrescere la confidenza sessuale dei soggetti che evitano i rapporti, limitano il loro “repertorio” sessuale poiché temono l’eccitazione, e non parlano del problema con la propria partner. In sostanza questo tipo di trattamento è mirato a ridurre l’ansia e a modificare le abitudini sessuali sbagliate.
L'altro appoggio ci viene suggerito dalla psicoterapia comportamentale, l’unica terapia non farmacologica contemplata nelle linee guida dell’EAU (European Urology Association) e ISSM (International Society for Sexual Medicine) che si basa su tecniche cognitive e comportamentali:
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